LE AGGRESSIONI FISICHE AGLI AVVERSARI POLITICI E LE INCHIESTE SUI RAPPORTI CON LA RUSSIA: LE SVASTICHELLE DI “ALTERNATIVE FUR DEUTSCHLAND” INIZIANO A ESSERE INDIGESTI PERSINO A MARINE LE PEN – LA DUCIONA DI FRANCIA VORREBBE ALLONTANARE I TEDESCHI DAL GRUPPO “IDENTITA’ & DEMOCRAZIA” E IPOTIZZA UN BLOCCO UNICO CON ECR DI GIORGIA MELONI DOPO IL VOTO EUROPEO DEL 9 GIUGNO – ANCHE I LEGHISTI SONO IN IMBARAZZO: NON POSSONO PIU’ CHIUDERE GLI OCCHI SULL’IMPRESENTABILE AFD…

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Estratto dell’articolo di Anais Ginori e Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”

 

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Venerdì il capolista della Spd in Sassonia, Matthias Ecke, è stato riempito di botte al grido di «frocio» mentre attaccava manifesti elettorali. È stato aggredito a Dresda da quattro individui vestiti di nero.

 

Nel land chiamato alle urne in autunno dove l’Afd svetta al 35%, non è il primo attacco squadrista. […] con l’Afd cominciano ad avere problemi persino i compagni di banco europei, gli Identitari. Dopo gli ultimi scandali intorno allo spitzenkandidat Afd Maximilian Krah, ribattezzato «cavallo di Troia di Putin», gli Identitari stanno costruendo intorno alla destra tedesca un cordone sanitario.

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E considerano Krah «una variabile impazzita», racconta una fonte. Dopo le europee, la destra tedesca potrebbe essere persino cacciata dal gruppo dei sovranisti […] Una prospettiva che sta drammaticamente spaccando il partito guidato da Alice Weidel e Tino Chrupalla.

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All’ultima cena degli Identitari prima delle elezioni, la settimana scorsa, un esponente dell’Afd si è sentito dire da un collega francese che non solo Krah, ma «i vostri primi tre nomi sulla lista sono impresentabili, per Marine Le Pen». Perché sospettati, come il capolista Krah e il numero due, Petr Bystron, di essere «marionette russe». Oppure, come il numero tre René Aust, di essere fedelissimi del leader della Turingia, Bjoern Hoecke - un «fascista» secondo la sentenza di un tribunale tedesco.

 

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La fonte racconta anche di malumori crescenti nella Lega: quando Krah è stato sospeso per la seconda volta dagli Identitari per un caso di corruzione, Marco Zanni è stato decisivo. Anche per il partito al governo in Italia, insomma, l’Afd comincia a essere motivo di forte disagio. […] Jordan Bardella, presidente del Rassemblement, non fa mistero di pensare a un divorzio dall’Afd, e aggiunge che «la questione delle alleanze dipenderà dalle forze presenti»: dai risultati. «Se il Rassemblement otterrà 30 deputati o più, avremo un potere di attrazione molto forte nel gioco europeo» sottolinea Thibault François, a cui Le Pen ha delegato per i rapporti internazionali a Strasburgo.

ERIC ZEMMOUR ERIC ZEMMOUR

 

L’attuale spartizione tra gruppi Id ed Ecr potrebbe cambiare o addirittura essere superata. «L’obiettivo è formare una minoranza di blocco di 135 deputati, indipendentemente dall’appartenenza». Al Rassemblement c’è la ragionevole speranza di rimescolare le carte, anche con una parte di Ecr. Al momento Giorgia Meloni ha scelto Reconquête, il partito di Eric Zemmour, come alleato francese.

salvini le pen salvini le pen

 

«Non si capisce perché abbia accolto nel suo gruppo uno come Zemmour, che potrebbe ispirare un cordone sanitario causa posizioni radicali». Una scelta che potrebbe rivelarsi poco lungimirante: Reconquête è poco al di sopra della soglia di sbarramento del 5%. Meloni potrebbe arrivare ad avere una delegazione con una trentina di eurodeputati, diventando l’altro polo di attrazione. In mezzo c’è Orban, con una delegazione che potrebbe avere 15-20 eurodeputati. […]

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