SGARBI QUOTIDIANI TRA I MELONIANI – IL CRITICO D'URTO, INFILATO NELLE LISTE DELLE EUROPEE DI FDI, CORRERA’ AL SUD, DOVE DOVRÀ VEDERSELA CON VANNACCI, TAJANI E RENZI: “IO AVEVO CHIESTO IL NORD EST MA A NAPOLI MANCAVANO NOMI FORTI” – NEL PARTITO DELLA DUCETTA È ANDATO IN SCENA LO SCONTRO SULLE CANDIDATURE TRA FITTO E CIRIELLI. E TRA I DUE LITIGANTI S'È INFILATO GENNY SANGIULIANO, CHE HA IMPOSTO LA DOCENTE RAFFAELLA DOCIMO – I CANDIDATI DI TUTTI I PARTITI AL SUD

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Alessio Gemma per https://napoli.repubblica.it/

 

giorgia meloni e vittorio sgarbi 2 giorgia meloni e vittorio sgarbi 2

«Mi hanno detto che c’è bisogno di me al Sud». Vittorio Sgarbi ha appena parlato con il partito di Giorgia Meloni. Sono le 20.28 la lista di Fratelli d’Italia non è stata ancora presentata. Ma il critico d’arte ha saputo - salvo cambiamenti notturni - di correre al Sud.

 

«Io avevo chiesto il Nord est - continua l’ex sottosegretario alla Cultura, dimessosi a febbraio per la incompatibilità con i suoi incarichi privati - Ma a Napoli non hanno nomi forti. Sono contento. Farò della Magna Grecia, le 4 regioni meridionali, il patrimonio mondiale Unesco».

 

raffaele fitto raffaele fitto

E Sgarbi dovrà vedersela con altri big nel Mezzogiorno: Matteo Renzi, Antonio Tajani per Forza Italia, Roberto Vannacci con la Lega. E Giorgia Meloni capolista annunciata. Ma ieri, primo giorno di presentazione delle liste, non si vedono gli emissari di Fdi.

 

Otto invece le liste già depositate - tra cui Pd, M5s, Forza Italia, Lega, Sinistra e Verdi - tranne il partito della premier. È bagarre sui nomi, i ras del partito al Sud incrociano le lame.

 

E nella mischia finiscono gli industriali: erano disponibili coi buoni uffici del ministro Raffaele Fitto a proporre un nome - Luigi Giamundo - ma da Roma insistono per inserire anche un altro imprenditore, Antonio Ambrosio dell’azienda vinicola Lacryma Christi. Troppi per gli industriali. Cosa che avrebbe irritato Fitto, in competizione al Sud con il campano Edmondo Cirielli che insisterebbe per Elena Scarlato, moglie dell’imprenditore Giovanni Lombardi.

 

edmondo cirielli edmondo cirielli

Tra i due litiganti si inserisce il ministro Gennaro Sangiuliano che sponsorizza la docente Raffaella Docimo. Intanto confermati i nomi attesi negli altri partiti. Nei 5 stelle, dietro al capolista Pasquale Tridico (ex Inps), Laura De Vita, segretaria di Roberto Fico, l’ex presidente della Camera, il docente di pedagogia Maurizio Sibilio, Nunzia Coppola, assessore a Cicciano, il casertano Danilo Della Valle, studioso vicino alle ragioni della Russia sulla guerra in Ucraina, l’avvocato Lelio Mancino già presidente del consorzio Cistecca Montese, la carne con la scamorza tipica di Monte di Procida, l’irpina Maura Sarno, ex assessora ad Avellino e amministratrice di una cantina vinicola, l’ex senatrice Felicia Gaudiano da Albanella.

 

GENNARO SANGIULIANO COME NAPOLEONE GENNARO SANGIULIANO COME NAPOLEONE

«Puntiamo a essere il primo partito in Campania, ci metto la firma, e spero in tutto il Sud», dice il coordinatore regionale Salvatore Micillo: «De Vita? Se ha fatto anche l’assistente alla Camera credo sia un valore aggiunto».

 

Otto campani in Forza Italia: Fulvio Martusciello, uscente insieme alle colleghe a Bruxelles Isabella Adinolfi e Lucia Vuolo, poi Alessandra Mussolini al quarto posto, il monarchico Alessandro Sacchi, il presidente dell’Avellino Calcio Antonio D’Agostino.

 

Poi un po’ di transfughi: il senatore Raffale De Rosa, ex M5s, e le ex deluchiane Sonia Palmeri e Barbara Ricci (candidata a sostegno di De Luca alle Regionali, ndr). Nel Pd confermati i giornalisti Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, il sindaco di Bari Antonio Decaro, la vicepresidente uscente Pina Picierno, l’ex consigliere regionale Lello Topo, Francesco Forte, le new entry Nicola Campanile per i cattolici di Per e Carmela Saulino di Ercolano.

 

raffaella docimo foto di bacco raffaella docimo foto di bacco

Nella Lega, oltre a Vannacci, gli uscenti Valentino Grant e Aldo Patriciello, l’ex mastelliano Luigi Barone, la consigliera regionale Carmela Rescigno, Angela Russo da Casoria, Dante Santoro, consigliere a Salerno, la dirigente della Regione Maria Giovanna Fiume, Marica Grande di Ariano Irpino.

 

Con Verdi e Sinsitra il deputato Francesco Emilio Borrelli e la palestinese Souzan Fatayer. C’è anche la lista “Libertà” dell’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, con l’ex M5s Laura Castelli e il capitano Sergio De Caprio che arrestò Totò Riina. Ancora: la lista “Alternativa popolare” del sindaco di Terni Stefano Bandecchi e il Partito animalista guidato dall’avvocato napoletano Cristiano Ceriello. [...]

edmondo cirielli edmondo cirielli giorgia meloni e vittorio sgarbi 1 giorgia meloni e vittorio sgarbi 1

raffaella docimo chiariello foto di bacco raffaella docimo chiariello foto di bacco

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - FERMI TUTTI! SECONDO UN SONDAGGIO RISERVATO, LA CANDIDATURA DEL GENERALE VANNACCI POTREBBE VALERE FINO ALL’1,8% DI CONSENSI IN PIÙ PER LA LEGA SALVINIANA. UN DATO CHE PERMETTEREBBE AL CARROCCIO DI RESTARE SOPRA A FORZA ITALIA - A CICCIO TAJANI È PARTITO L’EMBOLO. COSÌ QUEL MERLUZZONE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI SI È TRASFORMATO IN PIRANHA: HA MESSO AL MURO LA MELONI, MINACCIANDO IL VOTO DI SFIDUCIA SE LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI, LEGGE SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, NON VIENE APPROVATA PRIMA DELLE ELEZIONI EUROPEE...

INTER-ZHANG: GAME OVER? IL PRESIDENTE NON PUÒ LASCIARE LA CINA E STA COMBATTENDO IL WEEKEND PIÙ DURO DELLA SUA VITA PER NON PERDERE ANCHE L’INTER. BALLA IL PRESTITO DA 375 MILIONI CHE ZHANG DEVE RESTITUIRE A OAKTREE. IL FONDO PIMCO SI ALLONTANA - SE LA TRATTATIVA PER UN NUOVO FINANZIAMENTO NON SI SBLOCCA ENTRO LUNEDÌ, OAKTREE SI PRENDERA’ IL CLUB. UNA SOLUZIONE CHE SAREBBE MOLTO GRADITA AL DG MAROTTA. FORSE IL DIRIGENTE SPORTIVO PIÙ POTENTE D’ITALIA HA GIÀ UN ACQUIRENTE? O FORSE SA CHE...

DAGOREPORT - VANNACCI SARÀ LA CILIEGINA SULLA TORTA O LA PIETRA TOMBALE PER MATTEO SALVINI, CHE TANTO LO HA VOLUTO NELLE LISTE DELLA LEGA, IGNORANDO LE CRITICHE DEI SUOI? - LUCA ZAIA, A CUI IL “CAPITONE” HA MOLLATO UN CALCIONE (“DI NOMI PER IL DOPO ZAIA NE HO DIECI”), POTREBBE VENDICARSI LASCIANDO CHE LA BASE LEGHISTA ESPRIMA IL SUO DISSENSO ALLE EUROPEE (MAGARI SCEGLIENDO FORZA ITALIA) - E COSA ACCADREBBE SE ANCHE FEDRIGA IN FRIULI E FONTANA IN LOMBARDIA FACESSERO LO STESSO? E CHE RIPERCUSSIONI CI SAREBBERO SUL GOVERNO SE SALVINI SI RITROVASSE AZZOPPATO DOPO LE EUROPEE?