VI ASPETTAVATE UN CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO ALL'INSEGNA DELLA "RESISTENZA"? MACCHE': ERA DI UNA NOIA MORTALE - AI TEMPI DI TELE-MELONI, LO SBERLEFFO AL GOVERNO SE NON SI CENSURA, SI AUTO-CENSURA. I VERTICI DELLA RAI, TEMENDO LE INVETTIVE CONTRO IL GOVERNO, HANNO FATTO FIRMARE AGLI ARTISTI UNA MOLE DI CARTE PER FAR LORO ASSUMERE LA RESPONSABILITA' DI OGNI PAROLA - L’UNICO CHE HA TIMIDAMENTE ALZATO IL DITINO CONTRO IL GOVERNO È STATO STEFANO MASSINI, CHE ALLE 22, HA DETTO: "OGNI VOLTA CHE UNO MUORE SUL LAVORO È UNO SFASCIO. E IO SONO ANTISFASCISTA. SI PUO' DIRE?" - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

 

Estratto dell’articolo di Flavia Amabile per www.lastampa.it

 

STEFANO MASSINI AL CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO STEFANO MASSINI AL CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO

Bisogna arrivare alle dieci e mezza di sera per sentire qualcosa di scorretto nella lunga maratona del concertone del primo maggio. E’ Stefano Massini a pronunciare le parole più scomode e lo fa dopo una premessa necessaria: ha firmato una mole di carte per assumersi la responsabilità di quello che sta per dire.

 

«Siete in 60mila, esattamente quanto sono gli italiani morti sul lavoro, una media di mille l’anno. Ogni volta che uno muore sul lavoro è una catastrofe, uno sfascio. E io sono contro questo sfascio, sono antisfascista, si può dire antisfascista? C’è una ‘s’, non ho detto antifascista perché oggi se dici antifascista ti identifica la Digos. Allora vorrei dire: identificateli tutti questi 60mila».

 

Bisogna arrivare alle dieci e mezza di sera per sentir pronunciare queste parole che strappano un boato di applausi da parte del pubblico ed è l’unico tiepido momento di ribellione di questo concertone dell’era Rai ormai completamente ingessata e imbavagliata, in cui si ha paura di tutto e di tutti.

 

morgan concertone primo maggio morgan concertone primo maggio

C’era grande timore ai piani alti di viale Mazzini e, come ha ammesso Stefano Massini, ogni artista ha firmato quintali di carte ricche di clausole e condizioni per evitare il ripetersi di incidenti come il caso Fedez del 2021 durante il governo Draghi, con le accuse di censura alla dirigenza Rai. Il risultato è stata una carrellata di canzoni e di proclami.

 

Non una bandiera né un’accusa di troppo, però un fascio littorio disegnato sulla maglietta di un giovane presente nel pubblico è stato più volte inquadrato dalle telecamere della televisione pubblica. Tutti finiscono per rispettare una linea sottile che si stende tra le parole, un velo che assomiglia pericolosamente a un bavaglio. Non si vede ma delimita il raggio di azione di chi si avventura nei monologhi e di chi accenna appena a qualche frase.

CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO 2024 FERMO PER PIOGGIA CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO 2024 FERMO PER PIOGGIA

 

Si inizia verso le quattro di pomeriggio con Maria Antonietta e Colombre che alla fine del loro brano intonano ‘Give peace a chance’ di John Lennon e il concerto sembra quasi assumere un tono militante. Falso allarme. E’ vero, ci sarà poi Leo Gassman avvolto nei colori della pace. […]

 

Nessuno, però, va oltre la sottile linea e per esempio pronuncia la parola genocidio come era avvenuto a Sanremo provocando imbarazzo e irritazione all’interno della Rai. Alle otto di sera si balla Bella ciao. E Noemi parla della disparità di genere.

 

CONCERTONE PRIMO MAGGIO 2024 CONCERTONE PRIMO MAGGIO 2024

Cita cifre, spiega quanto è difficile in Italia conciliare lavoro e maternità e avverte che «guadagnare troppo poco rende le donne vulnerabili» e che «solo con l’autonomia e l’indipendenza economica le donne si possono difendere da soprusi, ricatti e da uomini violenti».

 

Potrebbe essere il momento giusto per aggiungere che il governo per la prima volta guidato da una donna non ha affatto reso la vita più semplice alle donne o agevolato il loro accesso al mondo del lavoro. Invece silenzio e rispetto della sottile linea che si preferisce non oltrepassare.

STEFANO MASSINI AL CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO STEFANO MASSINI AL CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO

 

Soltanto Morgan osa pronunciare la parola politici ma lo fa senza alcun affondo, soltanto per ricordare che «gli artisti non sono rispettati dalla politica ma dal popolo sì» e che «ai politici dico che noi italiani siamo gli inventori della musica». […]

meme - giorgia meloni come kim jong un e mara venier meme - giorgia meloni come kim jong un e mara venier meloni viale mazzini rai meloni viale mazzini rai LA RAI DI GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA LA RAI DI GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - VANNACCI SARÀ LA CILIEGINA SULLA TORTA O LA PIETRA TOMBALE PER MATTEO SALVINI, CHE TANTO LO HA VOLUTO NELLE LISTE DELLA LEGA, IGNORANDO LE CRITICHE DEI SUOI? - LUCA ZAIA, A CUI IL “CAPITONE” HA MOLLATO UN CALCIONE (“DI NOMI PER IL DOPO ZAIA NE HO DIECI”), POTREBBE VENDICARSI LASCIANDO CHE LA BASE LEGHISTA ESPRIMA IL SUO DISSENSO ALLE EUROPEE (MAGARI SCEGLIENDO FORZA ITALIA) - E COSA ACCADREBBE SE ANCHE FEDRIGA IN FRIULI E FONTANA IN LOMBARDIA FACESSERO LO STESSO? E CHE RIPERCUSSIONI CI SAREBBERO SUL GOVERNO SE SALVINI SI RITROVASSE AZZOPPATO DOPO LE EUROPEE?

DAGOREPORT - COSÌ COME IL SESSO È LA PARODIA DEL DELITTO, LA “MILANESIANA”, RASSEGNA “IDEATA E DIRETTA DA ELISABETTA SGARBI” (SORELLA DI), È LA PARODIA DELLA CULTURA GLAMOUR, CHIC, RADICAL-COLTA, AMICHETTISTICA DEL NOSTRO PAESE - OGNI ANNO UN TEMA (QUEST’ANNO “TIMIDEZZA”), UNA PAROLA COSÌ OMNICOMPRENSIVA CHE CI CACCI DENTRO QUEL CHE TI PARE, DAL NOBEL ALL’AMICO, DAL GIORNALISTA UTILE PER LA RECENSIONE ALLO SCRITTORE INUTILE: OVVIAMENTE, PRIMUS NON INTER PARES SUO FRATELLO VITTORIONE - LEI SCEGLIE, LEI FA, PRESENTA, OBBLIGA GLI SPETTATORI, ANCHE SE HANNO PAGATO IL BIGLIETTO, AD ASCOLTARE LA SUA BAND EXTRALISCIO: “È INUTILE CHE FISCHIATE…” – L'EVENTO NON BASTA: CI AGGIUNGE I SUOI FILM. E SU TUTTE LE LOCANDINE DELLE SERATE (TUTTE), LA METÀ SINISTRA È OCCUPATA DALLA FOTO (SEMPRE LA STESSA) DELLA SGARBI; POI, IN PICCOLO, I NOMI DEGLI OSPITI...

DAGOREPORT - ARIECCOLA, PIÙ SPREGIUDICATA E PREGIUDICATA CHE PRIA: FRANCESCA IMMACOLATA CHAOUQUI - UNA SETTIMANA FA IL “DOMANI” HA SQUADERNATO L’ENNESIMO CAPITOLO SULLA SCOMPARSA DI EMANUELA ORLANDI CHE VEDE AL VOLANO LA PAPESSA ALLA VACCINARA. PROVE? NISBA: SOLO BLA-BLA SU CHAT, SULLA CUI AUTENTICITÀ LA CHAOUQUI NON HA CONFERMATO NÉ SMENTITO - CHE COINCIDENZA: TALE POLVERONE È ARRIVATO ALLA VIGILIA DALL’USCITA DEL SUO LIBRO DEDICATO A MARIA GIOVANNA MAGLIE, PRESENTATO IN COMPAGNIA DI MATTEO SALVINI (UNA DELLE SUE TANTE VITTIME: NEL 2022 FU LEI A ORGANIZZARE IL FAMIGERATO VIAGGIO IN POLONIA IN CUI IL LEADER DELLA LEGA FINÌ SBERTUCCIATO PER AVER INDOSSATO LA T-SHIRT DI PUTIN) - RITRATTO AL CIANURO: “INFORMAZIONI FALSE, MINACCE E RANCORE HANNO MOSSO I SUOI PASSI''