LE EUROPEE SI AVVICINANO E SALVINI E MELONI DEPONGONO L’ASCIA DI GUERRA. MA QUANTO DURA? – IL “CAPITONE” E LA DUCETTA DA QUALCHE GIORNO SEMBRANO AVER SIGLATO UNA TREGUA. PICCOLI SEGNALI: IL LEADER DELLA LEGA NON SI È ESPRESSO SUL CASO SCURATI E IL CARROCCIO SI È ASTENUTO SUL PATTO DI STABILITÀ – LA PRESA DI DISTANZA DELLA PREMIER DA URSULA, LA SMENTITA DEL COLLOQUIO CON MACRON SU DRAGHI E LE NOMINE: LA “PACE” È STATA SIGLATA CON LA NOMINA DI BRUNO VALENSISE A CAPO DELL’AISI…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “il Foglio”

 

MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI

Quanto duri non si sa. Di sicuro però da qualche giorno il racconto dei rapporti politici fra Matteo Salvini e Giorgia Meloni ha registrato una tregua. Il capo della Lega sembra aver riposto i distinguo, le stoccate, la ricerca di visibilità parlando (o facendo parlare) contropelo rispetto al governo.

 

Anche i piccoli e grandi dispetti parlamentari – termometro del rapporto fra i leader – hanno avuto un arresto. Certo, ieri la maggioranza in commissione Affari costituzionali è andata sotto su un emendamento del M5s (che sarà rivotato), ma il motivo […] va ricercato di più nelle assenze scoordinate dei leghisti. Nessun messaggio politico […]

 

GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI - ECCE BOMBO - MEME BY EDOARDO BARALDI GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI - ECCE BOMBO - MEME BY EDOARDO BARALDI

La tregua è funzionale alle europee o forse è il frutto delle faccende interne […]. I segnali di distensione da parte di Matteo Salvini non sono mancati negli ultimi giorni. A Strasburgo, per esempio, la Lega alla fine si è astenuta sul Patto di stabilità, anche se meditava da giorni il voto contrario (come il M5s).

 

Sulla vicenda Scurati, Salvini non si è espresso, forse perché Giovanni Alibrandi, vicedirettore degli Approfondimenti, è uomo non sgradito al Carroccio. In cambio Salvini è riuscito nelle ultime settimane a ottenere segnali importanti da Meloni sul futuro dei vertici europei.

 

ursula von der leyen giorgia meloni ursula von der leyen giorgia meloni

Incisi, mezze parole e dichiarazioni pubbliche. La prima riguarda la recente presa di distanza di Meloni dalla possibilità di un bis di Ursula von der Leyen, un affrancamento ovviamente strategico per la premier e leader dei Conservatori dopo mesi di intensa frequentazione […].

 

Più complicata, invece, la vicenda Mario Draghi. Salvini […] ha mandato messaggi chiari nei confronti dell’ex banchiere centrale, usando l’esperienza dell’unità nazionale l’ultima partita del Quirinale per tentare di mettere in mora Palazzo Chigi rispetto a qualsiasi manovra su “Super euro Mario”.

 

E’ bastato, d’altronde, testare l’effetto dell’indiscrezione, ben informata, lanciata ieri pomeriggio dall’agenzia Bloomberg, secondo la quale il presidente francese avrebbe sondato diversi leader europei, a partire da Meloni, sull’ipotesi Draghi ai vertici della Ue (Commissione o Consiglio).

SALVINI - TAJANI - MELONI - SANTANCHE - MEME BY EMILIANO CARLI SALVINI - TAJANI - MELONI - SANTANCHE - MEME BY EMILIANO CARLI

 

Un fatto che l’Eliseo non ha confermato, ma che Palazzo Chigi ha smentito con una nota. Ripetendo, forse anche per non guastare il clima interno, che “qualsiasi contatto o negoziato volto a definire i futuri assetti dei vertici politici dell’Unione potrà avvenire solo dopo le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo”.

 

Altro dettaglio: ieri a Strasburgo Lega e FdI hanno votato contro la condanna dell’Ungheria perché viola lo stato di diritto. Nonostante dunque le elezioni imminenti, e un sistema proporzionale che esalta la competizione interna fra partiti, Meloni e Salvini appaiono – ma la smentita potrebbe essere dietro l’angolo – allineati.

 

Segnali, come l’ultima nomina di peso effettuata dal governo prima della futura scorpacciata fra Rai, Cdp e Ferrovie: è il caso di Bruno Valensise a capo dell’Aisi che non è dispiaciuta a Salvini. Una tregua appunto. […]

DRAGHI SALVINI DRAGHI SALVINI abbraccio tra matteo salvini e giorgia meloni alla camera 2 abbraccio tra matteo salvini e giorgia meloni alla camera 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PERCHE' LE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE SARANNO LE PIU' IMPORTANTI DEGLI ULTIMI TRENT'ANNI? PERCHE' DIVENTERANNO UN REFERENDUM DEI 27 PAESI PRO O CONTRO LA RUSSIA - CON L'INCOGNITA DEL VOTO USA (SE VINCE TRUMP, L'EUROPA RESTA ABBANDONATA A SE STESSA), PER I LEADER DI BRUXELLES LA GEOPOLITICA SCALZERA' IL DUELLO DESTRA-SINISTRA - NON SOLO GRANDEUR FRANCESE, LE PAROLE DI MACRON SULL’INVIO DI SOLDATI IN UCRAINA SONO ANCHE UN TENTATIVO DI RISALIRE NEI SONDAGGI (15%) CONTRO MARINE LE PEN AL 30% 

- L'IMPRUDENZA DELLA MELONA ("MAI CON I SOCIALISTI'') COSTA CARA: SCHOLZ E COMPAGNI FIRMANO UN DOCUMENTO CHE IMPEGNA URSULA A NON ALLEARSI COI CONSERVATORI DI GIORGIA - MA PER LA DUCETTA C’È ANCORA UNA SPERANZA: PUÒ RIENTRARE IN PARTITA SE DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO CI SARÀ LA CHIAMATA “ALLE ARMI” DI TUTTI I PARTITI ATLANTISTI DELL'UNIONE EUROPEA

ARCHEO-POMPINO - ANITA EKBERG IN AUTO CON FELLINI - VALENTINA CORTESE: “FEDERICO SI PORTÒ IN MACCHINA UNA DI QUELLE ATTRICIONE, CHE PIACEVANO A LUI: PROSPEROSE, ABBONDANTI, VISTOSE. INSOMMA, MENTRE ANDAVANO A OSTIA, LEI PARLAVA DELLA SUA VOCAZIONE ARTISTICA, NEANCHE FOSSE LA BERGMAN. A UN CERTO PUNTO FEDERICO COMINCIÒ AD ACCAREZZARLE I CAPELLI E POI CON LA MANO SULLA NUCA A SPINGERLA VERSO IL BASSO. FINALMENTE LA POVERETTA CAPÌ COSA STAVA ACCADENDO E, CON TUTTO IL FIATO IN GOLA, DISSE: "FEDDERICCO, IO ARTISTA, IO NO POMPETTO"

DAGOREPORT - BIDEN È MESSO MALISSIMO: IL 48% DEGLI ELETTORI DEMOCRATICI SI RICONOSCE NELLE RAGIONI DEI PALESTINESI DI GAZA (TRA I REPUBBLICANI SOLO IL 25%), E ACCUSA LA CASA BIANCA DI ECCESSIVA DEBOLEZZA NEI CONFRONTI DI NETANYAHU IN MODALITÀ “DOTTOR STRANAMORE” – HAMAS SI SPACCA: A DOHA, IL CAPO POLITICO HANIYEH VUOLE TROVARE UN ACCORDO; A GAZA, IL CAPO MILITARE YAYA SINWAR E’ CONTRARIO - NETANYAHU SI DICE FAVOREVOLE A UNA TRATTATIVA PER IL RILASCIO DEGLI OSTAGGI, MA ALLO STESSO TEMPO VUOLE SPIANARE RAFAH, L’ULTIMO FORTINO DI HAMAS, DOVE SI SONO RIFUGIATI 1 MILIONE E MEZZO DI SFOLLATI DAL NORD