“MARIO DRAGHI DOVREBBE ESSERE IL PROSSIMO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO” – L’ATLANTIC COUNCIL, UNO DEI PRINCIPALI THINK TANK AMERICANI, SCENDE IN CAMPO PER “MARIOPIO”: “L’UE È A UN BIVIO E UNO DEI POCHI LEADER DISPOSTI A FARE LE RIFORME NECESSARIE È MARIO DRAGHI”. CHE COINCIDENZA: A FIRMARE L’EDITORIALE È IL “NON RESIDENT SENIOR FELLOW”, MARIO DE PIZZO, GIORNALISTA DEL TG1 E “CHIGISTA” AI TEMPI DI DRAGHI. LO STESSO A CUI L’ALLORA PREMIER (ERA IL 2021) RILASCIÒ L’UNICA INTERVISTA DEL SUO MANDATO…

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Estratto da www.adnkronos.com

 

EDITORIALE DELL ATLANTIC COUNCIL SU MARIO DRAGHI EDITORIALE DELL ATLANTIC COUNCIL SU MARIO DRAGHI

"Mario Draghi dovrebbe essere il prossimo presidente del Consiglio europeo". Non al vertice della Commissione al posto della 'spitzenkandidatin' Ursula von der Leyen, come da rumor delle scorse settimane, ma come successore di Charles Michel alla testa dei capi di governo dell'Unione. E' quanto si legge in un editoriale pubblicato sul sito dell'Atlantic Council, uno dei principali think tank americani, firmato dal nonresident senior fellow Mario De Pizzo.

 

"L'Unione Europea è a un bivio: deve scegliere se attuare riforme significative o accettare il suo imminente declino. Uno dei pochi leader disposti a fare le riforme necessarie è Mario Draghi, ex presidente della Banca centrale europea ed ex primo ministro italiano", scrive De Pizzo. Draghi è stato incaricato da von der Leyen di redigere un rapporto sulla competitività dell'Ue, che sarà pubblicato dopo le elezioni europee del 6-9 giugno.

 

"Secondo una fonte vicina a Draghi […] il rapporto includerà probabilmente una valutazione franca delle debolezze dell'Europa, sulle sue limitate capacità creative e produttive. In questo momento all'Europa mancano sia le risorse che la volontà di competere con il resto del mondo, soprattutto se si considera la capacità di Stati Uniti e Cina di stimolare l'economia attraverso la spesa pubblica", prosegue De Pizzo.

 

Mario Draghi alla conferenza europea sui diritti sociali a La Hulpe Mario Draghi alla conferenza europea sui diritti sociali a La Hulpe

Il rapporto sulla competitività europea che sta preparando Draghi su incarico di von der Leyen e che sarà presentato dopo le elezioni europee "metterà probabilmente in evidenza il fatto che l'Europa ha enormi opportunità di correggere le sue carenze produttive", si legge ancora.

 

"Una riforma che il documento promuoverà è la creazione di interconnessioni tra i sistemi produttivi nazionali, con l'obiettivo di creare un unico sistema europeo di catene di approvvigionamento continentali integrate […]. La visione di Draghi potrebbe essere la fonte di ispirazione per un programma di governo dell'Ue per i prossimi cinque anni. […]".

mario draghi all ecofin di gand, in belgio mario draghi all ecofin di gand, in belgio

 

Nell'editoriale si sostiene che Draghi dovrebbe guidare il Consiglio europeo, anche se è una carica istituzionale spesso criticata per essere in gran parte simbolica e priva di un gabinetto.

 

"E' la persona che fa la carica - precisa De Pizzo - Draghi sarebbe in grado di avviare il processo di riforma dei trattati istitutivi dell'Ue proponendo punti nelle discussioni formali e informali, nonché elaborando piani per realizzare le politiche che suggerirà nella sua relazione.[…]'".

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