TUTTI IN AMERICA, BIDEN HA RIAPERTO LE PORTE AI TURISTI EUROPEI - L’8 NOVEMBRE SARÀ CONSENTITO L’INGRESSO AI VACCINATI CON I FARMACI AUTORIZZATI DALLA FOOD AND DRUG ADMINISTRATION O APPROVATI DALL’OMS PER L’UTILIZZO DI EMERGENZA (TUTTI TRANNE IL RUSSO SPUTNIK) – IN GIRO PER IL MONDO LE REGOLE VARIANO MOLTO E NON TUTTI I PAESI RICHIEDONO IL VACCINO – DALL’EUROPA ALLE MALDIVE: ECCO CHE COSA BISOGNA FARE PRIMA DI PRENOTARE I VIAGGI…

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Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per www.corriere.it

 

Si torna negli Stati Uniti. La notizia anticipata nelle scorse settimane ha trovato venerdì 15 ottobre una conferma ufficiale: chi proviene dagli Stati dell’Unione Europea, dunque anche dall’Italia, potrà andare per turismo in America.

 

Come per altri Stati ci sono però delle regole da rispettare. Ecco che cosa bisogna fare prima di prenotare il viaggio e prendere il volo.

 

Come andare negli Stati Uniti

turismo a las vegas

Le frontiere sono aperte dall’8 novembre. Il governo statunitense ha specificato che l’ingresso negli Stati Uniti sarà consentito alle persone che sono state vaccinate con i vaccini contro il coronavirus autorizzati dalla Food and Drug Administration – l’agenzia governativa statunitense che si occupa anche della sicurezza e dell’approvazione dei farmaci – o approvati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’utilizzo di emergenza. 

 

E dunque sono compresi — oltre a Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson — anche AstraZeneca, Sinopharm e Sinovac, ma non il vaccino russo Sputnik.

 

Come andare nel Regno Unito

mascherina in aeroporto

Chi ha completato il ciclo di vaccinazione (entrambe le dosi di un vaccino a due dosi, una dose solo nel caso di vaccino monodose) da almeno 14 giorni può andare nel Regno Unito a queste condizioni senza essere sottoposto alla quarantena:

 

1. avere il green pass

2: prenotare un tampone da svolgere nel Regno Unito entro il 2° giorno dopo l’arrivo (c.d. “day 2 test”) da una lista di distributori autorizzati;

3. compilare un Passenger Locator Form (indicando gli estremi della prenotazione del tampone “day 2 test” e dichiarando di aver completato un ciclo di vaccinazione contro il coronavirus in Italia o in altri Paesi accettati);

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Come andare in Francia

Per andare in Francia, se si è vaccinati, occorre presentare «certificazione di avvenuta conclusione del ciclo vaccinale» con queste modalità:

 

1. 7 giorni dopo la seconda dose dei vaccini Pfizer, Moderna e Astrazeneca ;

2. 4 settimane dopo la somministrazione del vaccino Johnson&Johnson;

3. 7 giorni dopo la prima dose di vaccino approvato dall’EMA per le persone guarite da una precedente infezione da Covid19.

 

Per i non vaccinati occorre presentare «certificazione di avvenuta guarigione da Covid19 di almeno 12 giorni e non più di 6 mesi oppure l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato meno di 72 ore prima della partenza. L’obbligo di test non si applica ai minori di anni 12».

 

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Come andare in Spagna

Ogni settimana la Spagna aggiorna la lista dei Paesi di provenienza ritenuti a rischio. Nell’elenco possono essere include anche singole Regioni italiane.

 

Se si proviene da una zona a rischio, vige l’obbligo di presentazione di uno dei seguenti documenti:

- Certificato di vaccinazione completa contro il Covid 19 oppure certificato che attesti di essersi sottoposti, con esito negativo, a un test molecolare o antigenico realizzato nelle 48 ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale oppure certificato di guarigione dal Covid19 emesso almeno 11 giorni dopo il primo test positivo e con validità di 180 giorni dalla data di estrazione del campione.

I certificati di cui sopra vanno prodotti in lingua spagnola, inglese, francese o tedesca; quelli in altra lingua devono essere accompagnati da una traduzione ufficiale in spagnolo.

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Se si proviene da una zona non considerata a rischio, occorre un formulario di salute pubblica. La compilazione del formulario fornirà al viaggiatore proveniente da zona non a rischio uno speciale QR Code denominato “Fast Control”. All’arrivo in aeroporto, si sarà sottoposti ai controlli sanitari previsti per tutti i passeggeri.

 

Come andare in Austria

Per chi non ha la certificazione verde c’è «l’obbligo di essere in possesso di un test Covid negativo (effettuato nelle 72 ore precedenti se molecolare, nelle 48 ore precedenti se antigenico) al momento dell’ingresso in Austria, o di effettuarlo nelle 24 ore successive. Il possesso di test o di certificato di guarigione o di vaccinazione nei termini sopra indicati esonera dalla quarantena».

 

Come andare in Olanda

Bisogna presentare la certificazione verde.

 

Come andare a Mauritius

passaporto vaccinale

Per chi è vaccinato, dal 1° ottobre 2021, per entrare a Mauritius bisogna presentare «un tampone molecolare negativo, effettuato al massimo 72 ore prima della partenza». È obbligatorio un tampone rapido da effettuare all’arrivo (giorno 0) e uno durante il quinto giorno di permanenza (anche un tampone antigenico autosomministrato). 

 

I viaggiatori possono esplorare l’isola dopo aver ricevuto l’esito negativo del test effettuato nel giorno 0.

 

Per i non vaccinati, occorre presentare l’esito di un tampone molecolare negativo effettuato al massimo 72 ore prima della partenza. I visitatori devono prenotare un soggiorno-quarantena di 14 giorni presso uno degli hotel accreditati (GOLD CREST, GOLD BEACH, GRAND BLUE, AMBRE) inclusi pasti e trasferimenti. 

 

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Saranno effettuati dei tamponi molecolari il giorno di arrivo (giorno 0), il settimo e il quattordicesimo giorno. Il costo dei tre tamponi è di 12,000 rupie. Con l’esito negativo del tampone del quattordicesimo giorno i viaggiatori sono liberi di esplorare l’isola ed effettuare un cambio di alloggio.

 

È obbligatoria l’assicurazione sanitaria per il COVID19.

Tutti i viaggiatori devono compilare i moduli sanitari prima o durante il soggiorno: tra questi il passenger locator form e l’health self-declaration form che si possono trovare nella pagina www.mauritiusnow.com. Tali moduli compilati devono essere consegnati agli funzionari dell’immigrazione o della salute all’aeroporto di Mauritius.

 

Maldive

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I turisti — compresi vaccinati e guariti — devono presentare il risultato di un tampone nasofaringeo negativo (PCR TEST), effettuato entro le 96 ore prima dell’imbarco. Solo in caso di esito negativo sarà consentito raggiungere la struttura alloggiativa prescelta. 

 

Qualora il viaggiatore presenti sintomi riconducibili al Covid «le Autorità maldiviane provvederanno a sottoporlo ad un nuovo test PCR e a disporne l’eventuale isolamento in quarantena in caso di risultato positivo».

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Assicurazione

È obbligatoria l’assicurazione medica con copertura Covid-19, e una dichiarazione sul proprio stato di salute redatta entro 24 ore dalla partenza (IMUGA https://imuga.immigration.gov.mv/). La stessa dichiarazione andrà redatta anche all’uscita dal Paese.

 

Kenya

Chi è vaccinato e ha una certificazione negativa per test molecolare effettuato non più di 96 ore prima dall’arrivo in Kenya non deve fare la quarantena.

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Si deve compilare il modulo online di monitoraggio sanitario necessario a generare un «QR code» che verrà recapitato agli interessati tramite posta elettronica e andrà presentato ai controlli di sicurezza.

 

«Il monitoraggio quotidiano da parte delle Autorità sanitarie keniane proseguirà nei 14 giorni successivi all’arrivo, tramite SMS o tramite l’app di Android “Jitenge” del Ministero della Salute keniano».

 

Si deve avere il codice «Trusted Traveler»(TT Code) alfanumerico ed in formato QR, ottenibile nel sito https://trustedtravel.panabios.org/. Se il sistema non funziona bisogna avere «il proprio certificato cartaceo recante il risultato del test PCR COVID, redatto in lingua inglese».

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Egitto

Dal 1 settembre 2020 per entrare in Egitto basta la certificazione verde.

Chi non è vaccinato deve avere un tampone negativo «effettuato entro le 72 ore precedenti all’orario previsto di partenza del volo con data e l’ora del prelievo oppure avere il Qr code».

I bambini al di sotto sei 6 anni «sono esclusi da tale obbligo».

 

I passeggeri che atterrano negli aeroporti di Hurgada, Marsa Alam, Sharm El-Sheikh e Taba, «qualora sprovvisti di certificato, potranno effettuare il tampone all’arrivo in aeroporto».

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Il modulo PLF

La Farnesina ricorda che per il rientro in Italia bisogna:

1. Compilare il Digital Passenger Locator Form o PLF(qui tutte le istruzioni)

2. Presentare la Certificazione Verde Covid-19 da cui risulti, alternativamente: avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, con attestazione del completamento del prescritto ciclo vaccinale da almeno quattordici (14) giorni;

avvenuta guarigione da COVID-19 con contestuale cessazione degli obblighi di isolamento;

effettuazione, nelle quarantotto ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus SARS-CoV-2.

 

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Niente PLF

Se non si ha il modulo è obbligatorio:

1. Sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per un periodo di cinque giorni, presso l’abitazione o la dimora, informando il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria competente per territorio;

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2. effettuare un test molecolare o antigenico al termine dell’isolamento fiduciario. I bambini al di sotto dei sei (6) anni di età sono esentati dall’effettuazione del test molecolare o antigenico.

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TAMPONI IN AEROPORTO